MARIANO SARDÓN

Deconstruction of Myths #2

Mariano Sardón in collab. con Mariano Sigman, Wall of Gazes, Sequenza 2, 2011
QUANDO: 

Dal 6 all’11 Settembre 2023. 

DOVE: 

Ars Electronica – Linz (AUSTRIA).

Dal 6 all’11 settembre CIFRA si unirà ad Ars Electronica con il progetto “Mise en Abyme”, riflettendo sull’interconnettività nell’arte. Nella nostra area dedicata invitiamo i visitatori ad esplorare al meglio l’universo CIFRA. Dalle playlist curatoriali di Lev Manovich, Olga Shishko e Tobias Fisher alle migliori selezioni dei nostri progetti speciali: Mythological Menagerie con Jonathan Monagan, CIFRA TV, ART ME UP e Media Comics con Manel De Aguas, Moon Ribas, Neil Harbisson, Pol Lombarte , Yvan Guillo “Samplerman”.

James Bridle scrive nel testo “The New Dark Ages” che oggi le persone non stanno vivendo una crisi di conoscenza o di organizzazione sociale, ma piuttosto una crisi di visione riguardo a ciò che sta accadendo oggi con l’ambiente. Etichetta il nostro tempo come un’era di “cecità”, in cui la percezione si sposta da analitica a sensoriale. E gli artisti, in questo senso, diventano “nuovi medium” verso il mondo.

Oggi, “l’uomo” sta superando i propri confini. Gli ultimi 60 anni di sviluppo tecnologico e sfide ecologiche ci costringono a ripensare i nostri corpi, le nostre capacità e l’orizzonte etico “dell’umanità”. Nei prossimi decenni, e forse anche oltre, gli esseri umani vivranno in una perpetua crisi di identità ontologica. Ma questo non è così spaventoso, come sottolinea anche Michel Foucault ne “L’ordine delle cose…”: “È confortante, però, e fonte di profondo sollievo pensare che l’uomo è solo un’invenzione recente, un figura che non ha ancora due secoli, una nuova ruga nella nostra conoscenza, e che scomparirà di nuovo non appena quella conoscenza avrà scoperto una nuova forma.

Il mito è anche una forma di conoscenza e di comprensione, una forma di sentimento che, contrariamente alla credenza comune, non è una forma di conoscenza storicamente sottosviluppata. La scienza e la fede cieca nel progresso ci hanno portato a fraintenderci nel mondo, e la comprensione mitologica può restituirci questi sensi. Attingendo alla coscienza e alle pratiche mitologiche, gli artisti presentati in questa playlist creano narrazioni che focalizzano l’attenzione dello spettatore sul futuro dell’umanità e del genere umano, così come su altre possibili forme di vita.

Cosa siamo noi? La playlist è aperta dall’opera di Mariano Sardón, “The Wall of Gazes”. L’esperimento di Sardón ci mostra non tanto ciò che vediamo ma piuttosto ciò che rimane nel punto cieco, quelle parti del volto di un’altra persona che raramente vengono catturate dal nostro sguardo e rimangono debolmente distinguibili. Questo esperimento analitico rivela come un semplice sguardo spesso sia insufficiente e come anche gli altri sensi debbano essere coinvolti nella comprensione degli altri.