HELEN DOWLING
L’evento immobile. Apparizioni
INAUGURAZIONE:
03 Novembre 2012 – Ore 18.00.
Fino al 28 Novembre.
DOVE:
Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea San Giovanni Valdarno – Arezzo.
Per l’inaugurazione, nella Pieve di San Giovanni Battista, proiezione del video di João Onofre, Casting, 2000 Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea promuove la VI° edizione della rassegna L’evento immobile, a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli e Alessandro Sarri, che quest’anno ha per titolo Apparizioni. L’esposizione Apparizioni conclude la rassegna, iniziata con la parternship del museo Man di Nuoro nel 2007, e si propone d’indagare, tramite le opere video di João Onofre (P), Robbert Weide (NL), Sean Rogg (UK), Helen Dowling (UK), Marrit Snel (NL), Hans Schabus (A), Ruben Bellinkx (B), Kathrin Connan (D), Sophie Krayer (CH), la configurazione costitutivamente paradossale e indecidibile di apparizione. L’evento odierno, segue le due giornate di studio tenutesi lo scorso maggio a Firenze presso Ex 3 Centro per l’arte contemporanea – con interventi di Rocco Ronchi, Riccardo Panattoni, Elio Grazioli e la presentazione dell’opera video Echo di Hans Schabus – e a San Giovanni Valdarno – con gli interventi di Paolo Bertetto, Marco Senaldi e l’opera video Untitled, Vulture in the studio di Joao Onofre e contestualmente, a Casa Masaccio, la mostra En plein air di Paolo Meoni-. Cosa appare attraverso l’apparizione? L’atto puro e transitivo che si salda a tutto ciò che l’apparizione fa o magari qualcosa che scompare attraverso ciò che essa s’incarica proprio di far apparire intransitivamente? Nello spirito della rassegna L’evento immobile che, sin dalla prima edizione, indaga la dimensione incoativa dell’evento, proponendosi di analizzare ciò che di permanente e di fisso resiste ed insiste in ogni immagine in movimento, le opere in mostra, per la maggior parte inedite in Italia, si misurano con il tema dell’Apparizione non in maniera frontale e diretta ma tramite uno sguardo obliquo che nel luogo del confronto pare dissolversi, ritrarsi in ciò che di se appare più irriducibile. L’apparizione può apparire per nascondere o dissimulare qualcosa? Oppure accade che l’apparizione si fermi, si congeli senza divenire nient’altro che la propria irriducibile impossibilità a non apparire in sé, scavando sempre di più la distanza che l’ha separata, la separa e la separerà dall’immagine d’ogni possibile rimando? Un doppio legame, una doppia ingiunzione, una doppia interdizione dunque; adesso ciò che appare sembra apparire nonostante e attraverso di sé, in quel ritardo irriproducibile che non cessa di sigillarsi nella flagranza inaudita di un anticipo sempre già riprodotto, per la prima volta.
La rassegna è realizzata nell’ambito del progetto di iniziativa regionale Toscanaincontemporanea 2011.
.
Opere presenti:
Ruben Bellinkx, Table Meeting, 2010 e The Trophy 2011
Helen Dowling, Lissencephaly 2009
Kathrin Connan – Sophie Krayer Lullaby, 2007
Sean Rogg, Wolf Ram, 2008
Hans Schabus, Echo, 2009
João Onofre, Casting, 2000
Marrit Snel, Egg of Chaos, 2008
Robbert Weide, Streetrebel, 2009 e Vogels, 2011