GIOVANNI MORBIN

GGGGGGGGenova

INAUGURAZIONE: 

Fino a Settembre 2013.

DOVE: 

Museo Villa Croce – Genova.

…otto volte G, eppure non si vede… forse un guasto tecnico, la rottura del neon…forse un errore d’ortografia o, forse ancora, una cicatrice indelebile che modifica la panoramica della città… GM

In occasione della mostra di Tony Conrad, Farsi la città. Interventi, comunità e partecipazione, la facciata del Museo di Villa Croce ospita l’opera GGGGGGGGenova di Giovanni Morbin (1956) – prestata dalla collezione AGI Verona. Un’insegna al neon ripropone il nome della città con uno scarto significativo: la “G” viene ripetuta per otto volte e, a differenza delle altre lettere, è completamente oscurata. L’opera esprime lo stato d’animo dell’artista subito dopo i fatti del G8 di Genova (2001) ed è stata presentata proprio nel Museo di Villa Croce nel 2010 durante Off-Cells, evento espositivo di un solo giorno a cura di Alessandro Castiglioni. Per l’artista era infatti fondamentale che questo lavoro, letteralmente city-specific, venisse reso pubblico per la prima volta proprio a Genova. La distorsione ottica creata dalla moltiplicazione delle “G” travolge la morfologia della parola in maniera dinamica e aggressiva. L’iniziale sembra inseguire le altre lettere con la bocca spalancata per fagocitarle, come la sfera Pac-Man nel famoso videogioco degli anni ’80, e l’azzeramento luminoso della maiuscola, destinata a restare buia, altera la lettura della parola, generando l’impressione di un errore ortografico o di un guasto. Come osserva Morbin, si tratta di “un’insegna che tradisce le aspettative”. GGGGGGGGenova visualizza il profondo momento di rottura nella storia di una città segnata da un evento che ha drammaticamente riscritto il suo nome. Dopo l’installazione al neon di Jorge Méndez Blake, l’intervento di Morbin conferma l’impegno del Museo ad aprirsi verso la città per uscire dall’isolamento in cui spesso si trovano le istituzioni culturali. La facciata del museo diventa una sorta di tabula rasa dalle quale gli artisti lanciano messaggi etici ed estetici che segnalano la rilevanza dell’arte contemporanea per il mondo e del mondo per l’arte contemporanea.