Sabato, 22 Febbraio 2025 – Ore 16.00
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Fino al 24 Maggio 2024
Sabato, 22 Febbraio 2025 – Ore 16.00
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Fino al 24 Maggio 2024
Sabato, 22 Febbraio 2025 – Ore 16.00
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Fino al 24 Maggio 2024
La galleria Artericambi è entusiasta di annunciare l’inaugurazione della mostra Real Enough, quarta personale di Carles Congost, che si terrà sabato 22 febbraio 2025 alle ore 16 presso i propri spazi in Via Leida 6/A a Verona.
In questa nuova esposizione, Carles Congost prosegue la sua ricerca sull’intersezione tra musica pop, cultura giovanile e sperimentazione visiva. L’artista, noto per un approccio che unisce ironia e riflessione sul contemporaneo, utilizza video, fotografia, scultura e installazione per ricostruire frammenti di una memoria collettiva, oscillando tra nostalgia e analisi critica.
Fulcro della mostra sarà il video Abans de la casa / Un biopic inestable a través del sonido Sabadell (2015), in cui l’artista analizza il fenomeno dell’italodisco catalano, mentre la scultura Noi de poble (Smalltown Boy) (2024) rende omaggio a Jimmy Somerville, la cui carriera musicale e il cui attivismo hanno segnato una generazione.
L’esposizione presenterà inoltre una selezione di opere che riflettono sul potere dei successi musicali come veri e propri archivi culturali. L’artista catalano indaga come queste canzoni possano definire un’identità collettiva, diventando simboli per intere generazioni. Le sue opere invitano il pubblico a esplorare il rapporto tra suono e immagine, stimolando una riflessione sulle nostre radici culturali e su come la musica plasmi la nostra percezione del mondo.
Si ringraziano:
Carles Congost è un artista contemporaneo spagnolo conosciuto per il suo approccio multidisciplinare che incorpora video, installazione, fotografia e performance. Nato nel 1968 a Manresa, in Catalogna, il lavoro di Congost esplora spesso temi legati all’identità, alla cultura del consumo e all’incrocio tra narrazioni personali e collettive. La sua arte indaga l’impatto dei mass media, della tecnologia e della cultura pop sulla società contemporanea.
Congost ha esposto ampiamente in gallerie e musei in tutta Europa, con opere che spesso utilizzano umorismo e ironia per mettere in discussione le norme sociali e la rappresentazione degli stili di vita idealizzati. È anche noto per il suo linguaggio visivo unico, che mescola elementi della vita quotidiana con scenari esagerati e surreali che criticano i valori sociali. Le sue opere spesso sfumano i confini tra realtà e finzione, offrendo un commento più profondo su come le immagini e i media plasmino le nostre percezioni della realtà.
Ha esposto in mostre personali al MUSAC di León, Espacio Uno/MNCARS (Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía) e La Casa Encendida di Madrid; Espacio 13/Fundación Miró, Ars Santa Mònica e Centro de Arte Contemporáneo Fabra y Coats di Barcellona. Ha anche partecipato a numerose mostre collettive in musei e centri nazionali e internazionali, come PS1/MOMA di New York, Hamburger Bahnhof di Berlino, Palaces of Tokyo di Parigi, IMMA (Irish Museum of Modern Art) di Dublino, Museo Carrillo Gil di Città del Messico, X Biennale del Nicaragua di Managua, Manifesta 11 di Zurigo, ecc.