ANDREA GALVANI
Mezzi di trasporto
L’hai visto anche tu megalo megalo man al capolinea di Hazzard?
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OPENING: Sabato, 22 Giugno 2002 – Ore 21.00
24 Giugno 2002 – 05 Settembre 2002
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A cura di FABIOLA NALDI
Sabato 22 giugno 2002 alle ore 21.00 Andrea Galvani presenta “Mezzi di trasporto” mostra personale, a cura di Fabiola Naldi, allestita appositamente per lo spazio Artericambi di Verona.
L’artista/fotografo espone sette nuove fotografie di grandi dimensioni mettendo in relazione lo spazio reale espositivo con lo spazio verosimile della sua ultima ricerca fotografica.
Lo spettatore è invitato a liberarsi da inutili sovrastrutture di pensiero, ad abbandonarsi ad un’idea di fantasia, di gioco, di ritorno a una dimensione infantile che Andrea Galvani ha intenzionalmente ricercato in questa sua inedita serie fotografica.
Mezzi di trasporto, che volutamente allude all’icona del movimento, è accompagnato da un sottotitolo che suona come un rebus, una frase da decifrare: l’hai visto anche tu megalo megalo man al capolinea di Hazzard?
Galvani ci parla dei pomeriggi dopo i compiti, della televisione premio, dei telefilms anni settanta e dei supereroi. Ma è lo sguardo alterato nella memoria di un bambino, la proiezione di una fantasia possibile nello spazio dell’immaginazione. E’ una storia senza trama che ricomincia ogni volta da capo.
I mezzi di trasporto sono i giochi ritrovati fra scatoloni abbandonati in cantina; le macchine magiche che erano in grado di farci volare.
Galvani utilizza la fotografia pura, interviene sulle pellicole in fase di sviluppo, sulle filtrature in fase di stampa. Le sue immagini raggiungono un altissimo grado pittorico e alludono all’universo digitale senza alcun intervento compiuterizzato. Solo colore, luce e forma in un unicuum dato per analisi tecnica del supporto: un supporto che è fotografico e bidimensionale ma che, al contempo, permette di addentrarsi in un universo parallelo, in una dimensione fantastica e favolistica dove l’impossibile può accadere ed esistere.
La mostra, accompagnata da un catalogo, conterrà il testo di Fabiola Naldi.
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