FABIO SANDRI
The Camera’s Blind Spot II
Sculpture/Photography: Further Recent Examples
INAUGURAZIONE:
27 Marzo 2015.
Fino al 19 Luglio 2015.
DOVE:
EXTRA CITY Kunsthal – Antwerpen, Berlino (GERMANIA).
A cura di SIMONE MENEGOI
Becky Beasley, Paul Caffell, Attila Csörgő, Michael Dean, Liz Deschenes, Raphael Hefti, Corin Hewitt, Ode de Kort, Laura Lamiel, Oliver Laric, Marie Lund, Justin Matherly, Fabio Sandri, Luca Trevisani, Viola Yeşiltaç e una selezione di prime pubblicazioni sull’opera di Medardo Rosso.
‘Il punto cieco della fotocamera II. Scultura/fotografia: ulteriori esempi recenti si concentra sul rapporto tra scultura e fotografia oggi. Come suggerisce il titolo, fa seguito a una mostra con lo stesso titolo, che ha avuto luogo al MAN – Museo d’Arte della Provincia di Nuoro (Nuoro, Italia) nel 2013. Il progetto si sviluppa in dialogo con un nuovo cast di partecipanti , affiancati da due artisti della prima mostra: Becky Beasley, che presenta un progetto speciale, articolato tra la mostra e la facciata dell’edificio, e Michael Dean, che, parallelamente alla sua mostra personale al piano terra, interviene anche nel gruppo mostrare.
‘The Camera’s Blind Spot’ mira ad esplorare i modi in cui l’arte contemporanea riconfigura lo sguardo reciproco tra fotografia e scultura, manifestandosi come opere scultoree che si presentano come fotografie, o spingendo la materialità dell’immagine fotografica al punto da trasformarla in una scultura a sé stante. Non solo una mostra di stampe, quindi, ma un progetto completamente diverso, che comprende installazioni, video, oggetti in ambigua bilico tra due e tre dimensioni e, non ultime, sculture.
Il secondo episodio di “The Camera’s Blind Spot” mappa un’ampia gamma di posizioni artistiche, compresi professionisti che si identificano principalmente come scultori, fianco a fianco con altri che concepiscono il loro lavoro in termini fotografici, riunendo artisti emergenti e affermati. Inoltre, mette in discussione l’attuale identità tecnica e concettuale della fotografia, comprese le opere basate su processi fotosensibili che vanno dal più antico al più recente e sulle tecniche di stampa che vanno dal comune all’esoterico. Ciò avviene principalmente in una specifica sezione della mostra – quasi una mostra nella mostra –, intitolata LA CAMERA. Accanto alle posizioni contemporanee, LA CAMERA rende omaggio alla figura pionieristica di Medardo Rosso (1858-1928) includendo una piccola selezione di prime pubblicazioni illustrate con le sue fotografie delle sue stesse sculture.