MARIANO SARDÓN
Tunnels of Wind
OPENING: Sabato, 07 Maggio 2022 – Ore 16.00
10 Maggio 2022 – 09 Luglio 2022
Testo di ENNIO BIANCO
Nell’Arte Digitale quando si parla di algoritmi non si parla di fredde sequenze di istruzioni capaci di generare un’immagine o un flusso continuo di immagini, ma si parla degli strumenti basilari che l’artista digitale ha a sua disposizione, qualcosa di simile alla chimico-fisica dei colori dei grandi maestri rinascimentali o alle tavole prospettiche del Brunelleschi. L’Arte Algoritmica nasce già negli anni sessanta del secolo scorso con i primi artisti che affrontavano la cibernetica, ma non ha mai smesso di evolversi e di consentire la produzione di opere spettacolari, come è il caso dei “Wind Tunnels” di Mariano Sardón.
Chi di noi, cogliendo un Soffione (il “Tarassàco comune” della famiglia delle Astraracee) non vi ha soffiato tutta l’aria che aveva in corpo, giusto per guardare disperdersi la sua infruttescenza nel panorama? Potendo, non dubito che avremmo deciso di soffiare anche su tutto il panorama circostante.
Ecco, quel soffio, quel vento, Mariano Sardón lo ha ricreato con un algoritmo ed ha deciso di applicarlo su ogni pixel delle immagini ricavate da dataset on line, per suggerirci una metafora che riguarda la nostra società, la nostra cultura. Una cultura che nell’Era Digitale è caratterizzata da una enorme disponibilità di grandi masse di dati collegati fra loro, ma che tuttavia annaspa a causa dei problemi della proprietà intellettuale, della privatizzazione della conoscenza, e soprattutto dell’accesso non mediato alle diverse opinioni.
«Siamo in un processo di trasformazione sociale in cui le categorie precedenti si stanno confondendo. Viviamo in un mondo in via di estinzione, in cui ogni concezione è messa in discussione e le cose che abbiamo conosciuto sono cadute. Se abbiamo vissuto in una modernità liquida, stiamo vivendo in una realtà gassosa», chiosa Sardón nel presentarci questo straordinario gruppo di opere, di grande fascino e bellezza.